RASSEGNA STAMPA
IL SECOLO XIX - Commissione sul G8 ex Margherita divisa è scontro sul corteo
Genova, 14 Novembre 2007
Commissione sul G8 ex Margherita divisa è scontro sul corteo
IN CONSIGLIO COMUNALE
Bernabò Brea (An): manifestazione inaccettabileFarello (Ulivo): non si nega il diritto di espressione
«INACCETTABILE concedere la libertà di manifestare contro la magistratura "rea" di aver chiesto pene severe per 25 manifestanti del G8 responsabili
di gravi devastazioni», tuona il capogruppo di An Bernabò Brea. Che accusa
persino il sindaco, Marta Vincenzi, e il prefetto, Giuseppe Romano, di
«irresponsabilità» per il via libera al «pericoloso corteo di sabato».
Botta e risposta. «Quelli che, in questi giorni, hanno assaltato le
caserme della polizia hanno connivenze con parti politiche che stanno alla
tua destra, non certo alla mia sinistra», replicherà il capogruppo
dell'Ulivo, Simone Farello, dopo tre ore di estenuante discussione.
Prevedibile il muro contro muro, di maggioranza e opposizione, sulla
manifestazione no global di sabato prossimo alla quale è stata dedicata
quasi interamente la seduta di ieri del consiglio comunale.
Non altrettanto scontata la spaccatura prodotta nell'Ulivo (che da sabato
potrebbe diventare ufficialmente Pd) dalla mozione presentata dal
capogruppo e dal consigliere ulivisti, Simone Farello e Luca Borzani. La
frattura è tutta interna all'ex Margherita: Stefano Anzalone, agente di
polizia, non ha votato il documento che, nella sua versione originale,
appoggiando la posizione del sindaco, rilanciava la richiesta di una
commissione d'inchiesta sui fatti del G8 promuovendo, anche, la
costituzione di un forum aperto alla città«sui temi dei diritti, della
globalizzazione e della non violenza». Non è servito a convincere la
fronda degli ex "margheriti" non allineati con maggioranza e giunta il
bizantinismo proposto da Alessandro Arvigo (La nuova stagione) di "spezzare" la mozione in due al momento del voto. Gianni Vassallo e
Marylin Fusco si sono astenuti sulla prima parte che, tra l'altro, invoca
l'istituzione di una commissione parlamentare sul G8. Ma hanno votato a
favore della seconda parte relativa alla creazione del forum. La mozione
(intera) è passata coi sì della maggioranza e il no compatto del centro
destra. Assenti dall'aula, al momento, i consiglieri Lo Grasso e Vincenzo
Vacalebre, ex Margherita. Anzalone, come detto, all'inizio è rimasto in
aula senza votare, poi è uscito. Motivo: «Fuori luogo sovrapporre una
commissione d'inchiesta al lavoro, molto attento, che già sta svolgendo la
magistratura». Lo stesso pensiero di molti esponenti del centro destra.
«Non si può fare concorrenza alla magistratura nel momento in cui indaga
in modo non ideologico», dice Alberto Gagliardi (Forza Italia). Farello,
da parte sua, manifesta «pieno sostegno alla magistratura che sta
accertando la verità giudiziaria, ma c'è anche una verità politica su cui
vogliamo sia fatta piena luce». Antonio Bruno, capogruppo di Rifondazione,
chiede di accendere i riflettori «sulla stessa catena di comando che guidò
il G8 di Genova e quello di Napoli, quando al governo c'era il centro
sinistra». Particolarmente acceso il dibattito sull'opportunità o meno di
autorizzare il corteo. «Non condividiamo la manifestazione di sabato per
il suo contenuto di critica alla magistratura, ma il diritto a manifestare
va garantito», spiega Borzani a nome della maggioranza dell'Ulivo.
Giuseppe Murolo (An) vorrebbe al contrario che l'iniziativa fosse sospesa
«in attesa di tempi più tranquilli e perché rappresenta un ricatto alla
magistratura». Anche Enrico Musso (gruppo misto) chiede di «proibire
qualsiasi evento che potrebbe turbare la pacifica convivenza».
L'opposizione teme, soprattutto, l'infiltrazione di ultras violenti.
Bernabò Brea propone, in un ordine del giorno, che «sia fatta pagare una
cauzione ai manifestanti in vista di eventuali». «Non è possibile chiedere
alcuna cauzione perché non mettiamo a disposizione nessun bene pubblico»,
risponde per conto della giunta l'assessore Paolo Striano.
Vincenzo Galiano